Cantata sopra il passacaglio [Diatonica] lyrics
Cantata sopra il passacaglio [Diatonica] lyrics
Così dal lungo sangue sparso dagli occhi fuor
In lagrimoso umor son fatto esangue
È ’l mio tormento sì grave: hor sento che teme l’alma mia
Ch’il mio primo suspir, l’ultimo sia
Pietà, pietà dunque, confesso quell’amoroso ardor
Che commise il mio cor, ah! Troppo spesso!
Prima peccai perché adorai un’idolo d’orgoglio
Una donna non già, non già, ma un crudo scoglio
Confesso che ostinato nutrii nel sen l’ardore
E ‘l suo infernal dolore chiamai, chiamai beato
E à un dolce volto, solo rivolto dietro sue false scorte
Di mio proprio voler corsi, corsi, corsi alla morte
Corsi alla morte
Confesso che la vita io presi à sdegno ancor
E invidiai tal hor, tal hor chi la compita
E invidiai tal hor chi la compita
Con gli occhi ardenti e troppo intenti ladro accorto furai
L’oro d’un crin e d’un bel, d'un bel volto i rai
Credei che fusse in viso qual serpente trà fior il Paradiso
qual serpente trà fior il Paradiso
Bramai sovente e ingordamente d’un sen le forme intatte
Le forme intatte
D’un petto i pomi e di una mano il latte
Hor ti prego à pietate, che preghi con fervor le luci amate:
Che s’una volta ella t’ascolta, già purgato ne’ pianti
Mi leva al ciel de’ più beati amanti
De’ più beati amanti
De’ più beati amanti
- Artist:L'Arpeggiata
- Album:All'improvviso (2004)