Figlio di ieri [Italian translation]
Figlio di ieri [Italian translation]
Chissà se sei ancora capace
di seguire la scia del pennarello.
Chissà se diventerai un vecchio
di zucchero o di sale.
Le rughe sono strisce pedonali
dove gli anni potranno attraversare.
Le rughe sono righe di una vite
che si avvita per non farti traballare.
E le lacrime venute dall’altro ieri
le confondi coll’allergia del fieno,
mentre il tramonta
fa le parole crociate sopra i tuoi occhi.
Giù in cantina cerchi sempre quella foto,
e fai di tutto per non poterla mai trovare.
Hai imparato a fare stancare chi t’aspetta,
hai imparato a fare spaventare chi ti spia.
Noi che siamo stati i re di qualcosa,
qualcosa che non capiamo in mezzo a un mare da ricordarsi,
adesso che nascondiamo le stelle,
non siamo più rose e non siamo più spine,
prepariamo la coperta al silenzio
mentre accendiamo il camino.
E nel cappello del prestigiatore
ci sono le carte che han perso il colore.
Dove vai?
Cammini ancora in braccio alla pioggia
coi tuoi stivali in pelle di troll.
Ma dove vai?
Figlio di ieri.
Come draghi che razzolano nel ghiaccio,
nella vasca di questi surgelati,
e han detto che c’è anche il tre per due,
e siamo vampiri trasformati per il weekend.
Siamo in giro con i pezzi di ricambio
per i sogni che sono finiti fuori strada.
La salsiccia del neon è troppo calda,
e non si può aspettare l’onda al gabinetto.
I figlio che abbiamo spedito come cartoline
porteranno sempre il segno del francobollo,
e vorremmo le radici di madreperla,
e ci ritroviamo con i fogli di cellofan.
Monna Lisa, rampicanti, e donne in fuga,
e la cena di Natale all’autogrill,
e qualcuno ha lasciato anche una speranza,
e tanti altri solo le ossa e il silicone.
Noi che siamo stati i re di qualcosa,
qualcosa che non capiamo in mezzo a un mare da ricordarsi,
adesso che nascondiamo le stelle,
non siamo più rose e non siamo più spine,
prepariamo la coperta al silenzio
mentre accendiamo il camino.
E nel cappello del prestigiatore
ci sono le carte che han perso il colore.
Dove vai?
Cammini ancora in braccio alla pioggia
coi tuoi stivali in pelle di troll.
Ma dove vai?
Figlio di ieri.
- Artist:Davide Van de Sfroos
- Album:Goga e Magoga