L'aggettivo adatto [Variazione sul tema "Tra la noia e il valzer"] lyrics

Songs   2024-11-05 18:11:31

L'aggettivo adatto [Variazione sul tema "Tra la noia e il valzer"] lyrics

Nessuno tocchi le mie tende

Sono praticamente rinchiuso in casa dal giorno che venne

Dopo il giorno in cui parlai con lei

Io l'amavo e mi scappò un "se saprei"

"Se sapessi" rimase incastrato in gola

Non riuscivo a pronunciare più alcuna parola

Scappai a casa, la lasciai lì sola

E da quel giorno abbandonai la scuola

Sono passati anni, il tempo passa

Oggi vivo grazie a qualche banconota falsa

Che mio pa' mi manda per corrispondenza

E grazie a mia mamma che mi riempie la dispensa

Sono pigro come Pino

Non sono mai sveglio prima della sera

Scendo per sentire il buonasera

Delle ragazze al caffè

Prendo un caffè e un pacchetto di leggere

Mi metto a sedere per leggere l'edizione della sera del Corriere della Sera

Ma non mi interessa un granché

E non leggo neanche una pagina intera

Che sono già di ritorno a casa

Per timore di incontrare il giorno per strada

Io lo conosco bene il giorno, ogni volta che lo incontro

Mi chiede se ho del tempo da dedicare al mondo, no

Se avessi tempo sarei ricco

Non conserverei la pioggia pulita in un bricco

Fuggo le fatiche nel ghetto

Resto a letto, sempre a letto

Il resto della casa non lo conosco

Potrei pagare l'affitto solamente per questo

A terra ho pochi vestiti e pochi dischi

E qualche bottiglia vuota di whisky

Bevo e dormo, mi sono sempre perso l'arcobaleno

La pioggia mi concilia il sonno

Mi sveglio e mi verso un altro whisky

Sempre whisky, l'alcol non fa male se non mischi

Sto qui fino a che non mi danno lo sfratto

"Disoccupato", amo quest'appellativo

Io sono un disoccupato attivo

Anche se forse "attivo" non è l'aggettivo adatto

Intendo dire non mi sento uno straccio

Voglio far nulla e grazie a Dio nulla faccio

Mio zio invece è disoccupato passivo

Se non lavora si dimentica d'essere vivo

Ed in questo periodo si è iscritto ad ogni bando

E per non fare niente fa un po' di contrabbando

Si sente l'autunno addosso come foglie morte

Lo vado a trovare, ascoltiamo radio Reporter

E ci chiediamo come vivono i pubblicitari

Delle piccole radio, dei circuiti locali

Ad una certa ora dico: "Zio, io m'incammino"

Ma non vuole che me ne vada e versa ancora vino

Un occhio quasi chiuso, l'altro una feritoia

Sento le radici pesanti vinte da sequoia

Fino a quando tirerò le cuoia

Tra la noia e il valzer sceglierò sempre la noia

Qualsiasi cosa debba fare non è urgente

Parlo al passato, al futuro, mai al presente

Di quello che potrebbe succede in futuro

Se non succede più, giuro, non me ne curo

Il medico me l'ha spiegato chiaro, oggi bevo

Perché a sedici anni facevo quello che volevo

Mi trovavo sempre in forse, senza calze

Per la stanza sparse banconote false

Ne recuperavo qualche d'una ogni mattina

Poi mangiavo uno yogurt il giorno prima che scadesse

E leggevo un giornale del giorno prima

Poi andavo a scuola in ritardo sul calesse

Un impiegato della CEI pensa

Che la mia vita cambierebbe

Se mi riempissi io la dispensa

E mi trovassi una lei

Io gliel'ho già detto che so già che le direi:

"Schiacciami lo stivale sulle spalle

Feriscimi mezz'ora e dammi foia, e poi esci da sola

E lasciami qui, con il mio sangue che cola fino alla noia"

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  • country:Italy
  • Languages:Italian, English
  • Genre:Hip-Hop/Rap, Pop
  • Official site:https://www.facebook.com/dargendamico/
  • Wiki:https://it.wikipedia.org/wiki/Dargen_D%27Amico
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