L'Estaca [Italian translation]
L'Estaca [Italian translation]
Il vecchio Siset mi parlava
di buon mattino nel portone,
mentre aspettavamo il sole
e guardavamo passare i carri.
Siset, non lo vedi il palo
a cui siamo tutti legati?
Se non riusciamo a liberarcene,
non potremo mai camminare!
Se tiriamo tutti, cadrà,
e non può resistere a lungo;
di sicuro cade, cade, cade,
dev’essere già molto tarlato.
Se tu lo tiri forte di qua,
e io lo tiro forte di là,
di sicuro cade, cade, cade,
e potremo liberarci.
Però, Siset, già molto tempo è passato,
le mani mi si sono scorticate,
e quando la forza mi abbandona,
è più largo e più grande.
Di certo so che è marcio,
però il fatto è che, Siset, pesa tanto
che a tratti mi manca la forza.
Fammi sentire di nuovo il tuo canto.
Se tiriamo tutti, cadrà,
e non può durare a lungo;
di sicuro cade, cade, cade,
dev’essere già molto tarlato.
Se tu lo tiri forte di qua,
e io lo tiro forte di là,
di sicuro cade, cade, cade,
e potremo liberarci.
Il vecchio Siset non parla più.
Il cattivo vento se l’è portato via
- lui sa dove -
e io sotto il portone.
E mentre passano i nostri ragazzi,
allungo il collo per cantare
l’ultimo canto di Siset,
l’ultimo canto che mi ha insegnato.
Se tiriamo tutti, cadrà,
e non può durare a lungo;
di sicuro cade, cade, cade,
dev’essere già molto tarlato.
Se tu lo tiri forte di qua,
e io lo tiro forte di là,
di sicuro cade, cade, cade,
e potremo liberarci.
- Artist:Lluís Llach
- Album:Les seves primeres cançons (1968)