Le tristezze di una donnina allegra lyrics
Le tristezze di una donnina allegra lyrics
Anche se i borghesi la voglion chiamare donnina allegra
Altro che allegria: ha da faticare come una negra
Compie percorrendo per un giorno intero la via consueta
Molte miglia in più di quelle che fa un vero maratoneta
Fa tanta fatica, che però il mestiere non le consente
Di mettere in mostra per non dissuadere qualche cliente
Perché sia i clienti, quanto il suo magnaccia, son dell’avviso
Che lei debba avere ben stampato in faccia sempre un sorriso
E magari ci ha una scarpa troppo stretta col tacco a spillo
O magari l’ha già bell’e resa infetta qualche bacillo
Ci ha magari i calli, l’occhio di pernice, l’occhio pollino
Ma deve ugualmente aver l’aria felice di un cherubino
Corre sempre il rischio che qualche messere a cui donarsi
Non sappia che l’acqua, oltre che per bere, serve a lavarsi
Quelli del mestiere non son certo ignari, anzi san bene
Quanta gente ignora le più elementari norme d’igiene
Ciò che le dispiace più d’ogni altra cosa è veder come
Certa gente si dimostri un po’ ritrosa a darle un nome:
Chi la chiama “una di quelle”, chi la dice “donna perduta”
Chi la chiama “etèra” oppure “meretrice” o “prostituta”
“La prostituzione - dice il buon borghese - che orrenda piaga!”
Poi lui di soppiatto due o tre volte al mese va lì e la paga
E il curato che le chiede in confessione, se non si pente...
Poi da lei pretende qualche prestazione gratuitamente
Ed il magistrato dopo che le irroga multe severe
Poi subito dopo, tolta via la toga, cambia parere
Ed il poliziotto, quando le consegna il foglio di via
Prima che lei parta... no, non ne disdegna la compagnia
Voi gente perbene, che non conoscete i retroscena
Non perseguitate e non deridete la Maddalena
Voi persone ammodo, gente puritana, voi teste quadre...
C’è mancato un pelo che questa puttana fosse proprio vostra madre
- Artist:Fausto Amodei
- Album:Se non li conoscete (1972)