Pismo Bratu [Italian translation]

Songs   2024-07-04 20:48:03

Pismo Bratu [Italian translation]

Caro Milos, so che nemmeno

leggerai queste righe

ma spesso mi tormenta la domanda

quando finisco di girovagare

mentre aspetto sveglio l'alba

Dove sei tu, dove ti

hanno portato i venti

queste rime scritte per te

non mi escono dalla testa

Allora, per la tua Slava*, come stai?

Ecco, mi sono detto di scriverti qualche lettera

sotto il nostro tetto

celeste non c'è nulla di nuovo

Come ben sai

chiedevamo cambiamenti

e abbiamo ricevuto sostituzioni

e ora barcolliamo

ci rotoilamo e sporchiamo nel fango

Proprio come ieri, la realtà ti abbatte

e cerchi solo di salvare il culo

io me ne sono andato all'università,

Paracin è diventato troppo piccolo

E Belgrado come Belgrado, qualche volta una lacrima

qualche altra il sorriso mi illumina il viso

faccio ciò che voglio

e qualche weekend

vado giù dai vecchi

Loro stanno bene, che ne so

ogni giorno è uguale, il sogno è lo stesso

dicono "La vita è il lavoro"

ma di dare il meglio di me

Lo sguardo di papà si disperde

accende la sigaretta, carezza la barba

la casa non ha ancora la facciata

ma dice che non perde la speranza

Chiede come sto io lì

nella grande città, eh, papà, papà

vivo con una coinquilina

in un appartamento

di ventisei metri quadri

E vado avanti da solo attraverso la vita di fango

non maneggio la realtà

non la capisco, ma comunque

sorrido per dispetto

Ma poi mi ricordo che lì

da qualche parte ho un fratello

oltre la frontiera scrive

nuove pagine di vita

Ma sulla mano non ha

più la brojanica*

si è estraniato dalla famiglia

come avrebbe potuto non farlo dai parenti

Non l'ho né visto né sentito

saranno passati 3-4 anni

dimmi, Milos

le frontiere non sono nient'altro

che linee nell'Atlante

ma sono vere quando vanno

da un cuore all'altro

Tu ora porgi le mani

a un nuovo cielo

e a un nuovo sole

il tuo piccolo fratello è diventato un MC

crea un album, va verso la cima

E spesso ti sogna, tornando indietro ai giorni

di prima e alle nostre vecchie strade

tu e io, il far niente e ridere

quando d'estate tornavi dalla Germania

Mi portavi i giochi e le cioccolate

e con Tomaske andavi in città

e io mi vantavo davanti al palazzo

me l'ha portato mio fratello

E l'orologio rintocca e il tempo vola

ma fa ancora male quando ci ripenso

e fa ancora male quando capisco

che mai più vorrai

Giocare insieme a "Robocap"

sullo stupido Commodore 64

e mettermi su Pac per tutta la notte

fino a quando i vecchi non s'incazzerano

Ehi, ti ricordi di come

avevo paura della tempesta da piccolo

quando sento quei vecchi pioppi

spazzare tutto e m'impaurisco

ma tu dici "Non preoccuparti, il fratello è qui"

e a me pare che "Si abbatteranno su di noi"

Non capivo che il destino sa

rovinare tutto anche in altri modi

che sa far crollare i sogni, perché le persone se ne vanno

spesso senza salutare

spesso senza orgogilo

si vergognano del proprio riflesso nello specchio

Ma io sono tuo e tu sei mio

e non ho altro da aggiungere

ehi, il sangue non è acqua

sii fedele al detto

Rit.

Almeno ogni tanto ricordati

Almeno ogni tanto ricordati

di quei giorni di prima

il tempo passa

e il tempo passa

ma il ricordo resta

Caro Milos, va male

so che per te è passato da tanto

ma è il passato quello che mi divora

dietro le tende, quando spazzo via le nubi

Un cugino, ma ti volevo bene

come se fossi un fratello

e non vedevo l'ora arrivasse estate e tu venissi da me

perché anch'io avessi un fratello maggiore

Ricordo bene quel giorno

in cui ti ho incontrato l'ultima volta

l'estate del '99, il cielo strapieno di uccelli

e la via principale stracolma

e tu che spingi un passeggino

nel passeggino il tuo cocco

La piccola Mina è bella come un angelo

cazzo, mio fratello

si è messo con una donna

e ora c'ha dei figli

Tra un regolo e un altro capisco

che sono diventato zio

gli sguardi ci si incrociano

nessuno nemmeno una parola, stiamo fermi e muti

Quante cose ti vorrei dire

ma guardo e basta

vorrei così tanto abbracciarti

ma qualche sofferenza nel cuore non me lo permette

E quel tuo sguardo freddo

mi taglia tutt'oggi

ehi, hai detto un paio di parole e te ne sei andato

e io quelle anotte mi sono ubriacato

come un animale, da solo, a casa

Chiedendomi cento volte

come fanno le persone

a diventare stranieri d'un colpo

e continuavo a ripensare a tutti

i miei sogni di quand'ero bambino

Di come sognavo

che magari un giorno

saremmo andati insieme

al concerto dei Cypress

Di come sognavo che un giorno

forse saresti sempre stato qui

dove sono, sognavo

e poi mi sono svegliato

e ho capito di essere uno stupido

E' la fine della storia e ognuno

di noi segue la propria strada

P.S. Dai un bacio alla figlioletta

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  • country:Serbia
  • Languages:Serbian
  • Genre:Hip-Hop/Rap
  • Official site:http://www.marcelodefacto.com/
  • Wiki:http://sr.wikipedia.org/wiki/Марчело
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