Sveti bes [Italian translation]

Songs   2024-07-04 21:03:01

Sveti bes [Italian translation]

Il suo spirito è libero

con gli altri bambini

con le mani sporche di fango

cerca di toccare il sole

e abbracciarlo come un fratello

Quello le sussurra il segreto

di un luogo dietro lo specchio

se credi nella favola

non è stata filata invano

l'arcobaleno è il tuo binario

Dall'altra parte

ti attende più di un tesoro

i tuoi occhi sono ali

ti portano ovunque

tocca il petto con il palmo della mano

Non è il cuore quello che batte, no

sono i sogni che timidamente

bussano da fuori

perché li lasci entrare dentro

le tue dita sono pennelli

Colora quelle persone che hanno paura

di respirare il polline

attraverso il temperamento

di tempera nera

e nascere di nuovo

Allora avranno uno sguardo d'acqua

perdonali, disegnerai di nuovo

un sorriso per te stessa

Migliaia di lucciole questa

notte sono le tue lanterne

è così facile volare quando si è bambini

che i sogni fluttuino

sopra le strade addormentate

La musica della pioggia decide

che sarai tu quella

con le note di rugiada tra i capelli

indossa il costume di tulle

e sei già una fata turchina

Con uno sguardo fai prendere vita al pupazzo

nell'istante successivo

il tuo orso ti dice

"ti stavo aspettando", ti porto

dove non conoscono i gemiti

Un salto in alto, più su del tetto

eccovi sulla coda di una stella

lui strappa il cielo con una zampetta

"dove mi porti, orsetto?

non ti vedo, sciocchino"

Le ciglia sono piene di nuvole

fermati, vedo della brace

o sono persone dal viso illuminato?

centinaia, centinaia di persone

che volano verso di noi

In testa alla processione

ci sono papà e mamma

leggeri come il vento

un cocktail di riso e pianto

avanza verso di loro

Raggiante come non è mai stata

e ora li perdona per essersene andati

lì è così tanto più bello

tutto è fatto di felicità e canzoni

ma, d'un tratto, tutto trema

Dietro le montagne, si intravede

la brutta testa del gigante

tutte le persone attorno a lei diventano

persone di fumo e spariscono

rimane sola

E allora nel volto del gigante

riconosce il volto di suo zio

e il quadro va in frantumi

Cocci di una fantasia rotta

sprofondano negli occhi

le bruciano e finalmente vede

ciò che vede ogni notte

un corpo immenso sopra di lei

Un alito che sa di rakija

una lingua ruvida che le fa venire

la pelle d'oca, dappertutto

c'è un sudore appiccicoso, e il dolore

quella cosa, una spada che taglia

tutto ciò che c'è di fanciullesco in lei

Dita sporche nella sua bocca

un tremore nelle cosce

lei grida dentro di se

tende la manina verso l'orsetto

ma chissà se la sentirà ora

Dalle lacrime non lo vede chiaramente

e le fa così terribilmente male

prendimi orso,

orsetto mio, portami via,

ti prego

Ma il pupazzo muto la guarda

con indifferenza con gli occhi di vetro

il cuore si è perso sotto il peluche

è affondato nel nulla

Su muri ci sono solo

zii, sospiri e pioggia

e la notte è sorda

e tutto ciò che c'è fuori è ingoiato dal silenzio

Rit.

Rabbia sacra, tutto ciò che è mio

il mio dolore, il mio mondo intero

rabbia sacra e cos'è il peccato

prima o poi

torna a riprendersi ciò che è suo

Ha cinquant'anni

mentre fuori infuria la tempesta

siede nella poltrona

sfoglia un libro, ora è

sulla poesia "corvo"

Nella poesia si nomina un uomo solo

un battito di ali e la notte

l'uccello del malaugurio che

è l'unico ospite dell'uomo solo

Una notte come quella, un uomo solo come lui

ma il corvo? il corvo è solo in quella poesia

è solo una pazzia, quella

non può essere la verità, ma no

Il camino scoppietta piacevolmente

lui continua a bere il vino

in quel momento, qualcuno bussò

l'uomo rabbrividì

la nebbia gli ha portato qualcuno

Come il corvo della poesia

anche se non ha nostalgia di una compagnia

apre lo stesso la porta

e davanti si ritrova un giovane

tessuto dal buio

Soprabito nero, capelli lunghi

occhi scuri e rabbia

quegli occhi si conficcano

direttamente nella sua coscienza

lui desiderò dire qualcosa

Ma gli vennero a mancare le parole

un lampo attraversò il cielo nello stesso momento

del pugno del ragazzo

seguito da un altro, e un altro ancora

l'uomo si ritrovò per terra

Quando assieme al giovane

il gelo e il buio entrarono nella stanza

l'uomo sentì un piede su di sé

e uno sguardo dall'alto

e allora urlò impotente

"Tu, maledetto figlio di puttana!"

e quella fu la scintilla

una freccia nel cuore del giovane

chissà perché, gridò

e cominciò a picchiare l'uomo

Selvaggiamente, in modo demonico

senza pietà, dove e con cosa riusciva

l'uomo sputa sangue

gli urli si perdono sotto lo stivale

in quel momento in cui gli

appoggiò una pistola sulla tempia

L'uomo capì che il ragazzo

non aveva freni e che era finita

mentre tossisce i propri denti

cerca di chiedere perché

ma il giovane parò

da solo e fu chiaro

"Ti piace essere

da questa parte della paura,

a te, che seminavi terrore?

Com'è ora per te,

ti ritornano alla mente

le sequenze del film in cui la torturi

e la scena di quando ti ha stufato

e quindi non la vuoi più in casa?

l'immagine di lei, da sola, per strada

mentre il cielo era spezzato

Tu, tu, disgraziato, non sai

cos'è successo dopo

io non sono un figlio di puttana

io sono il figlio di centinaia di disgraziati

così come te

Che erano la sua unica possibilità

di mantenere sé stessa

e poi anche il figlio!

per pochi soldi

il calore femminile

con un bicchiere di vino da poco

Alla fine l'ha finita l'AIDS!

ma c'è anche un dolore più grande

nascere con l'AIDS

dai, immaginatelo!

sono nato con l'HIV

Ma morirò col sorriso!

Questa è la tua fine,

tu finirai con la mia vendetta"

un sordo "click", il silenzio

poi un urlo nel vuoto

Come era vuota

anche la pistola, il giovane

vestito di scuro sorride

"Ora sei solo un'ombra, disgraziato

nullo di fronte alla paura

Il tuo boia

non sarò io, ma la vita

la chiamerai pena"

e allora si illuminò alla luce

l'ago di una siringa

Che il giovane dal volto scuro

tirò fuori dalla tasca

conficcò nella propria vena

e senza fretta tirò fuori il succo dell'odio

gocce della rabbia sacra

che scorrono in lui da sempre

Sorrise in modo spettrale

fuori tuonò

lui gli conficcò la siringa nel collo

e quello fu lo scacco matto

Il giovane se ne tornò nel buio

e restarono solo i sospiri dello zio

ma la notte è sorda

e tutto ciò che c'è fuori è ingoiato dal silenzio

Rit.

  • Artist:Marčelo
  • Album:Treća strana medalje
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  • country:Serbia
  • Languages:Serbian
  • Genre:Hip-Hop/Rap
  • Official site:http://www.marcelodefacto.com/
  • Wiki:http://sr.wikipedia.org/wiki/Марчело
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