Ugo lyrics
Ugo lyrics
Ugo vive nella Padania!
Ugo vive nella Padania!
Ugo vive nella Padania!
Ugo vive nella Padania!
E questa è la storia di Ugo, che viveva nella Padania
La sua infanzia fu veramente difficile
Suo padre, uno dei primi militanti della Liga, la Liga veneta
La Liga, la Liga veneta, la Liga, la Liga veneta, e alcolizzato
Lo tirò su a botte di razzismo e odio per i meridionali
L’impatto con la scuola fu ancora più terribile
Ugo si recò a scuola e tutti i professori erano meridionali
Gente che a 30 anni non aveva ancora trovato posto
Nonostante avesse due lauree
La professoressa lo interrogava e diceva:
“Ugo! Vieni qui a conferire in geografia: parlami della tua regione”
“Va bene, la mia regione, la Padania...”
“A posto! Due!”
Lo interrogavano in storia: “Ugo, parlami dell’Impero Romano”
“L’impero Romano era fatto da marocchini e romani
Che con le tasse del Veneto costruirono il Colosseo
Nel quale mettevano i giovani ed i bambini veneti
Ad essere mangiati dai leoni e dai comunisti!”
“A posto! Tre!”
Ed anche in matematica, purtroppo, Ugo non andava bene
L’unica cosa che gli riusciva era la divisione
È evidente che nella mente, già provata da un’infanzia difficile
Incominciò a crearsi una strana confusione tra sud, meridione e cultura
E Ugo aveva dei problemi con la cultura
La cultura e il sud, il sud e la cultura... insomma un gran casino
E alla fine Ugo decise: “Ce l’ho duro!”
Ugo decise: “Ce l’ho duro!”
Ugo decise: “Ce l’ho duro!”
Ugo decise: “Ce l’ho duro!”
Ugo decise: “Ce l’ho duro!”
Ugo cresceva e i suoi problemi aumentavano
Il suo razzismo diventò a un certo punto filosofico, mistico!
Passò dall’idea di meridionale, terrone, sudicio
Al concetto molto più generale di “sotto”
Ugo incominciò ad odiare, di un odio profondo, qualsiasi cosa era sotto!
Tutto quello che era sotto!
Tutto quello che era sotto!
Tutto quello che era sotto!
Tutto quello che era sotto!
Per esempio, se doveva bere del vino
Lui pigliava solo il bicchiere di sopra
Il resto lo buttava perché era troppo terrone!
Nel suo condominio andava d’accordo
Con quelli del quinto e del quarto piano
Ignorava totalmente quelli del terzo e del secondo
E a quelli del primo e del pianterreno
Gli pisciava ogni sera, quando tornava a casa, sul tappetino
Ugo vive nella Padania!
Ugo vive nella Padania!
Ugo vive nella Padania!
Ugo vive nella Padania!
Ugo cresceva e il suo odio con lui!
Ugo cresceva e il suo odio con lui!
E, man mano che si faceva più grande
Si avvicinava sempre di più
Dall’esterno verso l’interno
Sempre più vicino
Fino a quando si avvicinò al suo corpo
E Ugo incominciò ad odiare la parte sud del suo corpo:
I suoi piedi stesi per terra!
Per non vederli li chiuse dentro un sacchetto di plastica
E dopo mesi che non li toccava
Si fece un buchettino dal quale ne fuoriuscì un fetore terribile
E per questo Ugo si convinse che i meridionali puzzano!
Il suo odio saliva...
Da giù verso su, arrivò alle ginocchia, infine al basso ventre
Con il quale Ugo fine ogni tipo di rapporto
Ma questo non soddisfò il suo bisogno di odio
Fino a quando, un giorno, ebbe una illuminazione definitiva:
Ugo sarebbe stato un’avanguardia del genere umano
Il primo uomo nella storia dell’umanità
Che avrebbe portato alle estreme conseguenze il concetto di secessione
Sarebbe stato il primo “uomo secesso”
Secesso???
Ugo, il primo uomo secesso!
Ugo, il primo uomo secesso!
Ugo, il primo uomo secesso!
Ugo, il primo uomo secesso!
Nelle sue due o tre cellule cerebrali
Avvenne uno scontro che durò a lungo
Per decidere se il taglio doveva arrivare
All’altezza dell’inguine, dell'ombelico
Oppure all’altezza del collo
Alla fine si decise per l'ombelico
Come ricordo materno
Ugo andò nel giardino, prese una motosega
Modello “Kruger”, modello “Kruger”
E fece un taglio netto, zac!
Dritto, preciso sull'ombelico
L’unico guaio fu che il taglio non venne perfetto
Anzi venne un po’ obliquo
Per cui la parte nord di Ugo, badabam!, Scivolò a terra
E le viscere si sparsero sul pavimento
In una massa gelatinosa e sanguinolenta
E c’erano pure delle feci
C’erano pure delle feci
La parte sud di Ugo, diciamo dall’inguine in giù
Finalmente libera da quella testa di cazzo piena di problemi
Incominciò ad abbandonarsi ad un rito satanico
Di cui ignoro il significato
Ma con chiari intenti di sfottò
Finalmente l’Ugo del sud e l’Ugo del nord
Si ritrovarono alla stessa altezza
Solo che all’altezza degli occhi dell’Ugo del nord
C’era il fallo, in bell’evidenza, dell’Ugo del sud
Che si abbandonava in queste danze a noi sconosciute
La storia andò avanti per un bel po’
Fino a quando l’Ugo del sud
Che aveva preso tutti i vizi possibili e immaginabili
Per esempio quello di fumare...
Non mi chiedete come sia possibile
Che un uomo senza bocca possa fumare...
Perché non lo so...
Eppure l’Ugo del sud fumava e un giorno
Con l’accendino col quale giocava continuamente
Appiccò un fuoco nella casa dove vivevano i due Ugo!
E in quel momento preciso, l’Ugo del nord
Si rese conto di aver fatto un grosso errore
Perché senza gambe non si va da nessuna parte!
L’Ugo del sud, contento di quelle fiamme
Che si avvicinavano sempre più all’Ugo del nord
Scappò giù nel giardino
E l’Ugo del nord non riuscì a fare niente di meglio
Che prendere la cassa, stringerla al petto
Ed aspettare la morte che si avvicinava
Questa è la storia di Ugo, il primo uomo secesso...
Ugo, seicesso, sei, sei, seicesso
Ugo, seicesso, Ugo, seicesso
Ugo, seicesso, sei, sei, seicesso
Ugo, seicesso, Ugo, seicesso
Ugo, seicesso, sei, sei, seicesso
Ugo, seicesso, Ugo, seicesso
Ugo, il primo uomo secesso
Ugo, il primo uomo secesso
Ugo, il solo uomo secesso
- Artist:Bisca
- Album:Lo sperma del diavolo (1996)