Il mio nome è mai più [Neapolitan translation]
Il mio nome è mai più [Neapolitan translation]
Io non lo so chi c’ha ragione e chi no,
se è una questione d’etnia, d’economia oppure solo pazzia; difficile saperlo.
Quello che so è che non è fantasia,
e che nessuno c’ha ragione e così sia,
a pochi mesi da un giro di boa per voi così moderno.1
C’era una volta la mia vita,
c’era una volta la mia casa,
c’era una volta e voglio che sia ancora.
E voglio il nome di chi s’impegna a fare i conti con la propria vergogna.
Dormite pure, voi che avete ancora sogni, sogni, sogni.
Il mio nome è mai più, mai più, mai più.
Il mio nome è mai più, mai più, mai più.
Il mio nome è mai più, mai più, mai più.
Il mio nome è mai più, mai più, mai più.
Eccomi qua, seguivo gl’ordini che ricevevo.
C’è stato un tempo in cui io credevo
che arruolandomi in aviazione io avrei girato il mondo
e fatto bene alla mia gente, fatto qualcosa d’importante.
In fondo a me, a me piaceva volare.
C’era una volta un aeroplano, un militare americano,
c’era una volta il gioco di un bambino.2
E voglio i nomi di chi ha mentito,
di chi ha parlato di una guerra giusta.
Io non le lancio più le vostre sante bombe, bombe, bombe.
Il mio nome è mai più, mai più, mai più.
Il mio nome è mai più, mai più, mai più.
Il mio nome è mai più, mai più, mai più.
Il mio nome è mai più, mai più, mai più.
Io dico sì, dico si può, saper convivere è dura, già, lo so,
e per questo il compromesso è la strada del mio crescere.
E dico sì al dialogo, perché la pace è l’unica vittoria,
l’unico gesto in ogni senso che dà un peso al nostro vivere, vivere.
Io dico sì, dico si può, cercare pace è l’unica vittoria,
l’unico gesto in ogni senso che darà forza al nostro vivere.
Il mio nome è mai più, mai più, mai più.
Il mio nome è mai più, mai più, mai più.
Il mio nome è mai più, mai più, mai più.
Il mio nome è mai più, mai più, mai più.
E voglio i nomi di chi ha mentito,
di chi ha parlato di una guerra giusta.
Io non le lancio più le vostre sante bombe.
E voglio il nome di chi s’impegna a fare i conti con la propria vergogna.
Dormite pure, voi che avete ancora sogni, sogni.
1. La canzone è stata pubblicata nel 1999, pochi mesi prima dell’inizio del nuovo millennio, durante la guerra del Kosovo.
https://it.wikipedia.org/wiki/Guerra_del_Kosovo2. Le mine antiuomo con un giocattolo collegato all’innesco, per indurre i bambini a raccoglierlo e rimanere uccisi o mutilati.
- Artist:LigaJovaPelù